Il Prosecco Superiore di Valdobbiadene è probabilmente una delle eccellenze vinicole, nonché il vino italiano più venduto al mondo. Uno spumante frizzante, fresco e dai sapori fruttati e floreali, la cui storia è legata in modo indissolubile al territorio d’origine, Conegliano Valdobbiadene (Treviso). Dal 2009 gli è stato riconosciuto la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita DOCG, e nel 2019 il territorio di Conegliano Valdobbiadene è stato stato nominato Patrimonio dell’Unesco.
Le origini
La prima produzione di Prosecco risale al II secolo a.C, epoca dei Romani i quali hanno fornito le prime testimonianze di questo vitigno. Il vitigno Prosecco può essere coltivato ovunque, ma i risultati raggiunti a Conegliano Valdobbiadene sono a livelli eccellenti. Sul suo arrivo in Italia non ci sono certezze, ma nel 1750 grazie alla Repubblica di Venezia abbiamo la conferma della sua coltivazione nella fascia collinare veneto-friulana. A fine ‘800 viene fondata proprio a Conegliano la prima Scuola Enologica Italiana, nella quale nasce il metodo di spumantizzazione Conegliano Valdobbiadene grazie al suo fondatore, Antonio Carpenè. Il metodo consiste nella rifermentazione del vino insieme a zuccheri e lieviti in un’autoclave per circa 30 giorni. Durante l’epoca fasciata, poi, a Conegliano sorge il primo Istituto Sperimentale per la Viticoltura. L’istituto e la Scuola hanno contribuito ad ampliare le conoscenze relative alla coltivazione, nonché allo sviluppo costante della qualità del vino in Italia. Infine, durante gli anni ’60 nasce il Consorzio di Tutela del Vino di Conegliano Valdobbiadene Prosecco allo scopo di tutelare e valorizzare quest’eccellenza, non solo in Italia, ma anche all’estero.
Il Territorio
Conegliano Valdobbiadene si colloca a 50km da Venezia e 100km dalle Dolomiti. Le peculiari caratteristiche del territorio trevigiano hanno permesso la crescita dell’uva in quest’ambiente unico. Infatti, i vigneti di Prosecco vengono colpiti dalla giusta combinazione di esposizione solare e ventilazione, tale da produrre dei grappoli perfetti.
Le Caratteristiche e tipologie
Il Prosecco DOCG si presenta in un colore giallo paglierino con bollicine fini e persistenti, il cui profumo è inconfondibile, fruttato, e dal gusto sapido.
Sono quattro le tipologie di Prosecco, ognuna delle quali racconta una parte della storia del territorio Trevigiano.
- Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, è prodotto esclusivamente in suddetto territorio, dal vitigno Grela. Si può degustare nella versione Brut, Extra Brut, Dry e Extra Dry.
- Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG Rive, ottenuto da vigneti più ripidi e vocati alle pendici delle colline del territorio. Nella denominazione sono presenti 43 Rive ed ognuna esprime una peculiarità di suolo, esposizione e clima. Le sue uve sono raccolte a mano.
- Conegliano Valdobbiadene Prosecco Cartizze DOCG. Cartizze è una zona collinare compresa fra San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene. Dai profumi più complessi, dal sapore elegante e fresco, si caratterizza da un perlage leggero. Inoltre, è prodotto in numeri limitati e per questo, è tipica la sua esclusività.
- Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG Sui Lieviti, meglio conosciuto come Prosecco Colfondo, è la prima versione del Prosecco. I lieviti cadono sul fondo della bottiglia nel processo di rifermentazione, e da qui deriva il suo nome. Questa versione si presenza Brut, fresco e torbido con finissime bollicine.
Abbinamenti
Celebrato come il re dell’aperitivo all’Italiana, il Prosecco Valdobbiadene si presta a numerosi abbinamenti, in particolare nella versione Brut. Grazie a versatilità e delicatezza, permette la sua degustazione ad ogni pasto. Abbinato ai salumi e ai formaggi ricopre il ruolo di aperitivo, ma consigliamo di provarlo in abbinamento a piatti a base di pesce, primi piatti a base di funghi, nonché a fine pasto insieme a dolci e pasticceria secca.