NOTE DI DEGUSTAZIONE
Rosso rubino scuro, al naso esprime un caleidoscopio di sensazioni e di profumi. Sono note avvolgenti, che richiamano frutta matura, anche in confettura, e spezie orientali. Mirto, ciliegie, prugne, cacao, vaniglia e caffè. Una traccia sgrumata apre poi ad un assaggio intenso, pieno, generoso, il cui soffio alcolico è perfettamente bilanciato da un’acidità ben definita e da un’insospettabile freschezza. Lunghissimo, morbido, chiude con un finale che torna prepotentemente sul frutto. Indimenticabile.
DESCRIZIONE
“L’ES secondo Freud è istinto e passione sfrenata, la stessa cosa con cui è stato prodotto questo vino: senza condizioni, senza regole, al di la dello spazio e del tempo, della logica e della morale. L'ES sottostà ad un solo principio: il piacere”. È così che Gianfranco Fino descrive il suo vino più rappresentativo, un Salento Primitivo totale e totalizzante, capace come nessun altro di coniugare eleganza e concentrazione in un continuo rincorrersi tra acidità e calore. Ampio e generoso, “l'Es” è il risultato di un’attenta selezione dei grappoli raccolti dopo un leggero appassimento in pianta, vinificato in acciaio e lasciato maturare per nove mesi in barrique di primo e secondo passaggio.
PRODUZIONE
Caso più unico che raro: nessun altro vino italiano è riuscito a mettere tutti d’accordo quanto il celebratissimo “Es” di Gianfranco Fino, costantemente premiato da tutte le guide del settore. Un Primitivo di Manduria capace di affermarsi nella strettissima cerchia dei più grandi vini italiani in pochissimi anni.
L’avventura di Gianfranco inizia infatti solo nel 2004, con l’acquisto di un vecchio vigneto ad alberello di soli due ettari, poi portati a diciotto. “Un luogo speciale” – come ama definirlo lo stesso Gianfranco Fino – fatto di viti comprese tra i cinquanta e i novant’anni di età.
La filosofia alla base del lavoro di Gianfranco e di sua moglie Simona è chiara e apparentemente molto semplice: una cura maniacale della vigna, rese bassissime, pochi interventi in cantina, unicamente mirati a valorizzare la naturale pulizia espressiva del primitivo. Oltre questo, anche la mission aziendale è stata, sin dal principio, chiara e apparentemente semplice, volta a produrre vini caratterizzati da una marcata identità territoriale, partendo da quelle vecchie vigne che, dai cinquant’anni d’età arrivano oggi, per l’appunto, anche a sfiorare il secolo di vita.
Ecco allora nascere una sorta di alchimia perfetta, che ha portato a un successo così immediato e così importante da far guardare con occhi nuovi non solo alla zona di Manduria, ma a tutta la viticoltura pugliese. Una regione che ha trovato in Gianfranco Fino il suo più prestigioso interprete. Grazie alla fama che l’azienda si è conquistata nel giro di pochissimo tempo – basti per esempio pensare che “Es” 2008 è stato scelto per essere servito durante il G8 dei Capi di Stato, che si è tenuto all’Aquila, ed è stato inoltre selezionato, accostato ai formaggi, per allietare il banchetto privato della Regina Margherita II di Danimarca, in occasione dei suoi 70 anni – la cantina è oggi meta continua di visite da parte di turisti enologici, e prosegue sulla strada della massima eccellenza, regalando nomi ormai noti al panorama vitivinicolo, quali “Jo”, “Es più sole” e “Simona Natale”. Vini magici.
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