NOTE DI DEGUSTAZIONE
“Monriondo” Grappa di Barbera firmata Marolo si palesa all’occhio con un colore ambrato leggero, caratterizzato da qualche lieve riflesso che tende più verso il rosso. Il ventaglio di note che fascia il naso si muove su una trama concentrata e secca, da cui affiorano richiami soprattutto fruttati. Corposo l’ingresso al palato, dove il sorso si fa intenso ed equilibrato, caratterizzato da una particolare persistenza. Una bottiglia che racconta lo spirito della distillazione piemontese attraverso un’etichetta di personalità, perfetta per rendere più gioiosi i dopo cena in compagnia di amici.
CARATTERISTICHE
La Grappa di Barbera “Monriondo” di Marolo è un distillato profondo, in cui i profumi speziati e fruttati raccontano una Grappa sottile, ma al contempo pieno e gustoso. Merito della distilleria, da sempre esempio di innovazione, tenacia e grandi intuizioni. Proprio come in questo caso, in cui la Grappa viene fatta riposare in legni che contenevano vino rosso, acquisendo così un caratteristico color ambrato, cangiante verso il rosso. Un’etichetta territoriale e identitaria, con cui si celebra il mito di Marolo. l “Monriondo” è una Grappa di Barbera che Marolo produce partendo ovviamente dalle vinacce del noto vitigno piemontese, provenienti dalla zona della DOC della Barbera d’Alba. Grandissima attenzione viene posta nei confronti dell’origine della materia prima, selezionata con cura e maniacalità. Il processo di distillazione si avvale di alambicchi che operano con il metodo discontinuo a bagno maria. Una volta ottenuta la Grappa, al termine del processo di lavorazione, questa viene trasferita in barrique di secondo passaggio che in precedenza contenevano vino rosso, dove rimane ad affinare sino a quando il team della distilleria non la ritiene pronta per venire imbottigliata e immessa in commercio.
PRODUZIONE
La storia della prestigiosa distilleria dei fratelli Marolo è un esempio di innovazione, tenacia e grandi intuizioni. Tutte ebbe inizio negli anni Settanta, quando Paolo Marolo, giovane professore della Scuola Enologica, si entusiasmò partecipando a un corso di erboristerie e liquoreria; questa è l’origine di un sogno, che lo ha portato a legare il suo nome a quello della grappa piemontese di qualità.
Nel 1977 Paolo Marolo fondò, insieme al fratello, una piccola distilleria nella casa di famiglia di Mussotto d’Alba, che prese il nome da un affresco raffigurante Santa Teresa d’Avila. In un contesto dominato dalle grandi distillerie industriali, Paolo ripristinò il tradizionale sistema a caldaiette a vapore, più costoso e lento rispetto ai disalcolatori continui industriali, ma in grado di garantire morbidezza e complessità al distillato. I primi esperimenti con le vinacce di Moscato diedero risultati che andarono ben oltre le aspettative. Forte dei primi risultati raggiunti, Paolo si specializzò allora nella distillazione di vinacce di Nebbiolo, introducendo, dopo lunghe sperimentazioni, il legno di acacia per gli invecchiamenti.
Oggi la Distilleria Santa Teresa dei fratelli Marolo è guidata da Paolo e dal figlio Lorenzo, capaci di coniugare le antiche tecniche artigianali con le più moderne apparecchiature per continuare a perseguire l’obiettivo originale: trasformare il prodotto tradizionale della grappa piemontese in un prodotto di grande eccellenza. Le grappe di Marolo, bianche o invecchiate, prodotte da vinacce provenienti dalla svinatura dei maggiori e più caratteristici vini del Piemonte, come il Barolo, il Barbera, il Moscato e l’Arneis, si collocano oggi ai vertici della produzione di grappa di tutto il nord Italia.
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