Questo vino è frutto dell'unione di alcuni crus aziendali, quelli che nonno Ernesto in piemontese definiva appunto “autin bej”: le vigne più belle. È un Barbaresco come si faceva una volta ossia unendo vigneti particolarmente vocati e, in questo caso, di quota elevata. La prima vendemmia è stata la 2014 quando in Barbaresco – a differenza del resto del Piemonte – si è registrato un'andamento climatico assolutamente favorevole.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Colore: Colore rosso granato profondo, con riflessi rosa antico all'unghia.
Aroma: Profumo che ricorda lampone, confettura e violetta.
Gusto: Sensazioni eteree si accompagnano a note speziate dolci e accenni di cacao; sapore caldo, lungo, e leggermente tannico.
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